[BG] Ataros

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ataros
00domenica 13 giugno 2004 14:38
Nacqui in un piccolo paese nelle vicinanze di Pertis da una umile famiglia di contadini con mio padre Snoqualmie, i miei fratelli fratello Haneron e Eymonat lavoravo la terra nel desiderio di costruirmi un futuro; fare una vita semplice e continuare a coltivare il campo che mio padre mi avrebbe lasciato sarebbe stato tutto cio' che desideravo.Quando la gente dei paesi a me vicini inizio' a radunarsi per respingere le invasioni io ero indifferente, sentivo la guerra lontana.
I miei fratelli non la pensavano così...Si arruolarono e partirono per Wermat e io rimasi a coltivare la terra e accudire mio padre ora malato,mia madre era morta quando io ero piccolo non volevo rimanere da solo...Tutto cambio' quando la guerra arrivo' a Pertis; io ero ai campi quando il Caos attacco' e quando tornai tutto era distrutto...La mia casa era bruciata e mio padre non c'era piu': lo spettacolo era raccapricciante...Tutti erano morti e brutalmente macellati per le strade,tutto era distrutto ,ma una sagoma si stagliava su questa distesa distruzione era un soldato in armatura nera,mi noto'.Ci fissammo per un attimo,poi lui estrasse la spada e inizio' ad avvicinarsi con aria spavalda ed un ghigno sul volto..Non volevo fare la fine di tutti gli altri...Avevo in mano la falce di mio padre ed in un attimo il mio corpo era inebriato da una frenesia assassina,vedevo nel guerriero la causa di tutto il male che la mia gente aveva sofferto.Lo caricai e con un movimento ormai quasi istintivo lo falciai.Le sue gambe si staccarono dal suo corpo all' altezza delle gionocchia e cadde mollando la spada fu così che il suo sangue bagno' la nuda terra saturando l'aria con il suo odore ferrgino.Avevo provato la vendetta ,ed era dolce, sapevo che altri soldati come lui infestavano Elea ed ero deciso a massacrarli tutti ,non mi importava come, volevo semplicemente la loro morte...
Seppellii così la falce, unico ricordo di mio padre, e passai una notte insonne tra mille pensieri sul mio futuro ormai distrutto,come uno vetro scagliato su un muro...Ma nella distruzione vidi la mia strada:mi sarei unito alla schiera ribelle...Non era ancora l'alba e decisi di partire per Wermat ,diventare un guerriero e vendicare sino all' ultimo morto.Strappai così l'armatura al soldato morto e mi incamminai accompagnato solo dalla mia disperazione e dal mio desiderio di vendetta.Camminai per quattro giorni senza fermarmi tranne che per mangiare ed infine nel pomeriggio arrivai alla citta' dalle alte mura.Entrai e chiesi informazioni su dove reclutavano mi fu indicata subito la caserma.
Arrivato lì vidi un via vai di gente tutti intenti a prepararsi a raggiungere l'esercito principale guidato dal grande generale Blaster.Erano molte le voci che giravano su di lui della sua abilita' nel comandare , ma leggendaria era la cura che aveva per il suo esercito si diceva, infatti, che benche' fosse il generale uno sconosciuto lo avrebbe scambiato per un soldato.Raggiunsi subito un uomo che mi fu indicato come reclutatore , mi chiese le mie generalita' e mi chiese di recarmi nel campo di addestramento degli Spaccaroccia: la prima linea.Passai 3 settimane di addestramento durissimo ci dissero che dovevamo essere pronti a sconfiggere mali innominabili avendo fede nei nostri compagni e nel nostro ideale la liberta', ma a me cio' importava solo marginalmente ; io volevo vendetta.
Terminato l'addestramento ci spedirono alle pianure di Morga.Lì ci unimmo al resto dell'esercito e rincontrai Haneron e Eymonat che si stupirono di vedermi lì poiche' mi credevano morto insieme al resto della gente durante l'attacco al villaggio.Ci presentarono ,poi, ai capi clan ,il nostro era un certo Lailoken , un veterano indurito da molte battaglie, che ci spiego' le strategie che si sarebbero utilizzate il giorno dopo.Poi venne il banchetto e con Tris e Zel i mie nuovi compagni mi ubriacai ma dormii sonni tranquilli dato che il giorno dopo avrei avuto modo di vendicare il mio villaggio.Venne' così l'alba ed il possente suono di un corno scosse l'accampamento era l'ora della mia prima battaglia e con lo stomaco scosso dai postumi della sbronza e dall' emozione mi preparai.
Avrei respinto la feccia caotica o sarei morto lì combattendo per Elea.


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