Re:
Scritto da: Gorthan 06/08/2004 18.46
Quella citazione è riferita in parte ai comic-book americani, che costringevano i lettori-collezionisti più assidui a comprare "27 versioni della stessa vaccata", poiché venivano prodotti svariati numeri speciali diversi, e in parte alla neonata Marvel Italia che aveva esordito l'anno prima a Lucca con 5 numeri 0.
Giusto!
Ma voglio approfondire : la moda delle cover differenti/olografiche/metallizzate/adamantine etc. etc. etc. è nata negli anni 90 in America, anni che hanno segnato il massimo boom dei supereroi e il loro conseguente declino.
Il primo fu il grande Todd McFarlane, che fece debuttare Spider-Man 1 (uscito in estate 1990), uscito in una miliardina di copie e con tre o quattro mitiche copertine metallizzate, tutte uguali ma dai colori differenti (credo rossa,dorata,nera etc...)
Da quel momento fu il boom, e si arrivò purtroppo al collasso a metà/fine 90's.
Ricordo comunque con affetto le sei copertine di X-Men 1 (capolavoro di Claremont / Jim Lee del 1991) uscito con sei covers diverse che formavano un mitico poster di Lee (io ce le ho tutte eh eh!
), oppure alcune magnifiche covers olografiche (veramente stupende)...
Il problema è che il tutto diventò stucchevole, si potevano anche accettare copertine-evento per numeri-evento, ma quando uscivano schifezze come Gen13 con tredici covers diverse si raschiava il barile, ormai l'apparenza valeva più della sostanza!
Tutto ciò portò alla crisi di fine 90's, e alla rinascita del 2000...
UFF...quando parlo di comics divento logorroico...