"Il flagello di Horus" di Elizabeth Peters

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Hatshepsut76
00venerdì 15 gennaio 2010 10:51


Titolo: Il flagello di Horus (n. 11)
Autore: Peters Elizabeth
Prezzo e disponibilità: verifica
Dati: 2010, 465 p., brossura
Traduttore: Piccioli M. B.
Editore: Nord (collana Narrativa Nord)



Il flagello di Horus (N. 11)



In sintesi:

Egitto, 1911. Ormai Amelia Peabody si è rassegnata: ancora una volta, per colpa del marito Radcliffe Emerson - del suo temperamento focoso e della sua scarsa inclinazione alla diplomazia - dovrà condurre una campagna di scavi in una zona nient'affatto promettente. Ciò che Amelia non può tollerare, però, è l'uragano di calunnie che rischia di abbattersi sulla sua famiglia. Così, quando David - migliore amico del figlio Ramses e novello sposo della nipote Lia - viene sospettato di contrabbandare preziosi reperti archeologici, lei non indugia neppure un istante a lanciarsi in un'indagine per fugare quelle basse insinuazioni. Ma ben presto la situazione precipita: il cadavere di una donna americana viene infatti ritrovato proprio nella zona di scavi assegnata agli Emerson e gli altri archeologi, già convinti che David sia un malfattore, non esitano ad accusare di omicidio l'intera famiglia. E, proprio quando sembra che le cose non possano andare peggio, un misterioso ragazzino si presenta alla porta di Amelia, riappare suo nipote Percy - malvagio, razzista e codardo come non mai - e qualcuno si prepara a mettere a segno un colpo mortale...
Teie
00venerdì 15 gennaio 2010 11:40
Desideravo fare una domanda sulla Peters. Mi sembra di aver letto che sia laureata in Egittologia e sia anche un'archeologa. Questo corrisponde al vero?
Chi di voi l'ha letta può confermarmi che i suoi testi non contengano imprecisioni egittologiche?
Se mi sono persa un commento, mi scuso in anticipo.

Grazie.

Teie
-francis-
00sabato 16 gennaio 2010 11:48
Vero, è archeologa (vero nome Barbara Mertz) e si è laureata in Egittologia all'Università di Chicago, presso il celebre Oriental Institute ed è una apprezzata archeologa.
I suoi romanzi si svolgono alla fine dell'ottocento/primi Novecento. Pertanto il suo modo di scrivere è allineato al periodo.
Dopo le perplessità suscitate in me dal suo primo romanzo, ora li ho tutti. L'autrice descrive perfettamente com'era l'Egitto in quell'epoca, le difficoltà che si incontravano, inserisce personaggi realmente vissuti (Maspero, Carter, Davis ed altri) evidenziando, nella trama, le loro pecche e i loro pregi.
I suoi personaggi fissi sono talmente caratteristici che ti sembrano, dopo alcuni romanzi letti, persone di famiglia.
Iracconti si svolgono, di volta in volta, in siti archeologici diversi susictando in chi li ha visitati nostalgia e voglia di tornarci.
La cosa migliore, però, è l'assoluta precisione storica, che mai ho trovato in altri romanzi del periodo.
Teie
00domenica 17 gennaio 2010 10:13
Grazie Francis.


Teie
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