Contestato Ferrara a Bologna

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Hareios
00giovedì 3 aprile 2008 22:43
Ferrara, non ho porto altra guancia
I contestatori erano piuttosto aggressivi

(ANSA) - ROMA, 3 APR - 'Erano piuttosto aggressivi' ma non ho porto l'altra guancia, Giuliano Ferrara commenta cosi' la contestazione subita ieri a Bologna.'Mi e' sembrato - spiega - che per una volta dovessi dimenticarmi di porgere l'altra guancia alla fine del comizio e trattarli come meritavano'. Si e' sentito tutelato da parte della polizia? 'Non faccio polemiche con le forze dell'ordine, poveracci, stanno li' che cercano di controllare la situazione'.
ANSA.it


Tanto la sua è solo panza!
Breznev
00venerdì 4 aprile 2008 13:22
Considerazione 1: Invece che uova avrebbero dovuto tirare sassi, bulloni e oggetti contundenti vari.

Considerazione 2: Ferrara è meglio ignorarlo e lasciarlo parlare al vuoto. Al momento non a caso non se lo fila nessuno, e le contestazioni (cercate) servono solo a fargli pubblicità.


luc@s87
00venerdì 4 aprile 2008 15:59
Ma voi non siete quelli superdemocratici?
Hareios
00venerdì 4 aprile 2008 20:03
Re:
luc@s87, 04/04/2008 15.59:

Ma voi non siete quelli superdemocratici?




Io? superdemocratico? lol

Ferrara è stato contestato. Mica è stato costretto con la forza a smettere di parlare, se ne andato lui perchè la maggior parte della gente che stava lì lo criticava lanciandogli qualche cosa comprata al mercato...bè, certo, probabilmente tu giudicheresti questo episodio da emergenza democratica, in quanto tu sei un vero democratico.

Queste pazze antidemocratiche andrebbero soppresse, per ristabilire il giusto ordine [SM=x278653]

luc@s87
00venerdì 4 aprile 2008 20:10
Re: Re:
Hareios, 04/04/2008 20.03:




Io? superdemocratico? lol

Ferrara è stato contestato. Mica è stato costretto con la forza a smettere di parlare, se ne andato lui perchè la maggior parte della gente che stava lì lo criticava lanciandogli qualche cosa comprata al mercato...bè, certo, probabilmente tu giudicheresti questo episodio da emergenza democratica, in quanto tu sei un vero democratico.

Queste pazze antidemocratiche andrebbero soppresse, per ristabilire il giusto ordine [SM=x278653]





A me non è sembrata una semplice contestazione, almeno a leggerne gli articoli sul giornale.
Hareios
00venerdì 4 aprile 2008 20:54
Infatti era un attentato, incredibile che non in questa durissimo attacco non vi sono stati feriti.
Hareios
00venerdì 4 aprile 2008 21:13
http://it.youtube.com/results?search_query=ferrara+contestato+a+bologna&search_type=

Dai video appare come quella che è: una dira contestazione, senza veri episodi di violenza (notare come la polizia non fatica a tenere a bada la folla, uno dei menifestanti in prima fila ha persino un bambino): ferrara se ne va perchè tutti lo contestavano.
Bag End
00sabato 5 aprile 2008 15:24
Io saprei dove mandarlo...

Come ha detto già qualcuno, ma non ricordo chi, Ferrara è un aborto mancato. Un vero peccato non averlo abortito! [SM=x278640]
Suppiluliumas
00sabato 5 aprile 2008 17:15
Giusto contestarlo! Lui stesso fece abortire sua moglie perchè LUI non voleva il bambino! [SM=x278636]
Pius Augustus
00domenica 6 aprile 2008 12:36
Re:
Suppiluliumas, 05/04/2008 17.15:

Giusto contestarlo! Lui stesso fece abortire sua moglie perchè LUI non voleva il bambino! [SM=x278636]




davvero???
Breznev
00lunedì 7 aprile 2008 09:49
Re: Re:
Pius Augustus, 06/04/2008 12.36:


davvero???




Tutto vero.


Pius Augustus
00lunedì 7 aprile 2008 13:00
azz...mi passate qualche link? è una notiziona,strano che non se ne parli...
Riccardo.cuordileone
00lunedì 7 aprile 2008 19:13
Ennesimo esempio di democrazia di sinistra. [SM=x278644]

Ah ah, non lo sapevo che aveva usufruito dell'aborto. [SM=x278631]
Difatti l'avevo visto a otto e mezzo che si dichiarava un abortista pentito, ecco perchè, è colpito dai rimorsi.
Hotepibre
00martedì 8 aprile 2008 15:25
Interessante una lettera apparsa su "La Repubblica" di qualche giorno fa, proveniente da uno scrittore ...svedese (ma ti pare che gli svedesi ricordano cose dell'Italia che noi non ricordiamo affatto? ...ma sarà poi stato davvero svedese?). Si legge, tra l'altro:


...La solidarietà unanime del mondo politico a Giuliano Ferrara...sicuramente è condivisibile. Nello stesso tempo devo dire che Ferrara non è una vittima della violenza praticata soltanto dagli altri, ma anche da lui medesimo. Io ricordo qualche anno fa quando Ferrara istigava la gente a lanciare uova contro Roberto Benigni durante la finale di San Remo, soltanto perchè Benigni doveva esternare opinioni non condivise da Ferrara. "Saranno uova fresche e fiori marci", aveva detto il direttore del "Foglio", aggiungendo che Benigni "è un campione di illegalità anche se travestito da comico governativo". Neanche un provocatore come Ferrara merita di essere lapidato di pomodori ed uova -ma chi istiga alla violenza qualche volta raccoglie quello che semina. ...




A questa lettera ha risposto COrrado Augias che ha, tra l'altro, scritto:

...Giuliano Ferrara deve potersi esprimere liberamente da un palco come chiunque altro esponendosi solo al giudizio di merito delle cose che dice. ... dobbiamo aggiungere, considerazione non secondaria, che grazie agli intemperanti di Bologna, Ferrara ha raggiunto una visibilità che da solo se la sognava. ...



...ad anche questa discussione, fondamentalemnte, non fa che dar ragione ad Augias... avremmo mai scritto di Ferrara se non ci fosse stata la contestazione?
Bag End
00martedì 8 aprile 2008 15:44
Re:
Hotepibre, 08/04/2008 15.25:


...ad anche questa discussione, fondamentalemnte, non fa che dar ragione ad Augias... avremmo mai scritto di Ferrara se non ci fosse stata la contestazione?



No, credo proprio di no, ma reputo responsabili comunque i giornalisti. Scrivono ciò che fa comodo al padrone, e noi italiani parliamo solo di quello di cui parlano i media. Ma di quante cose non ci parlano loro? Chi è fortunato come noi ad avere internet, ed ha abbastanza cervello, si informa da solo, ma gli altri si devono accontentare di quello che scrive Augias, quando gli va bene.
Nella peggiore delle ipotesi invece ci sono i vari Mimun, Riotta, lo stesso Ferrara [SM=x278645].

Hotepibre
00martedì 8 aprile 2008 17:27
...a tal proposito posso consigliarvi una canzone del grande Giorgio Gaber? E' nel CD "Io non mi sento italiano" e si intitola "C'è un'aria"; se non la conoscete provate ad ascoltarla...
Bag End
00venerdì 11 aprile 2008 10:58
Gironzolando nel web ho trovato questo articolo di Luttazzi su Ferrara. E' di quasi un mese fa', ma ho deciso di inserirlo lo stesso.

L'orco

Dalla premessa che l’embrione è vita umana, l’Orco inferisce che l’aborto è omicidio e quindi va sospeso in tutto il mondo. A nulla vale ricordargli che l’aborto è moralmente giustificato quando in gioco c’è la salute della madre o l’embrione è gravemente malato; e che comunque spetta alla madre decidere: l’Orco si dice d’accordo con la 194, ma insiste ( ci sono le elezioni ) con gli effetti truculenti di cui è maestro. ( Per persuadere il lettore che la guerra in Iraq era giusta non esitò a pubblicare sul suo Foglio quattro pagine a colori di foto di ostaggi decapitati dai terroristi di Al Qaeda, anche se Saddam e l’Iraq non c’entravano nulla con Al Qaeda, e i terroristi che tagliavano teste erano la conseguenza di quella guerra. )

Grand Guignol retorico:
dice che le donne non sono assassine ( e intanto lo implica );
accosta la pena di morte all’aborto ( un deja vu che ha una sua ironia tragica: all’Onu, questa strumentalizzazione fu usata da sei Stati per opporsi alla moratoria della pena di morte. Erano Egitto, Libia, Iran, Sudan, USA e Vaticano! );
si augura di avere la sindrome di Klinefelter ( e chiede a sua moglie di pregare affinchè gli esami clinici lo confermino, una richiesta che è tutta una poetica );
invoca che tale sindrome sia cancellata dalla lista delle malattie che giustificano l’aborto ( non c’è mai stata nessuna lista del genere );
vuole seppellire i feti abortiti ( che però non sono persone, e infatti la Chiesa non li battezza );
affigge in tutt’Italia manifesti con la scritta “ Abortisce per un reality “ ( notizia falsa );
si atteggia a convertito ( ma un convertito senza carità è solo un inquisitore che sorveglia e punisce );
fa una similitudine impropria fra libertà delle donne e demografia coatta in Cina ( in realtà questa è contro quella );
si supera col paragone osceno fra aborto e Shoah.

Insomma una provocazione continua, un incessante rinnovare dolori, un insistente marchiare con infamia. Poi si offende se lo contestano ai comizi, che sono il suo piccolo teatro dell’atroce. ( L’obbrobrio come anatomia politica: frugare nel corpo delle donne, disarticolarlo, ricomporlo, è al contempo un rituale di supplizio e una tecnica di potere. )

Infine trabocca: -Sulle porte delle cliniche abortiste dovrebbe esserci lo slogan “Abort macht frei” così come all’ingresso di Auschwitz c’era scritto “Arbeit macht frei” .-

E qui un lettore gli dà del fesso: aborto in tedesco si dice abtreibung. “ Abort macht frei “ significa “ La latrina rende liberi ”.

Lo ritrovo dove l’avevo lasciato.

Materiali

Pachidermico, all’Orco non resta che librarsi in capriole logiche. Pur contenendo errori madornali, i suoi ragionamenti sbalordiscono perchè gli astanti, distratti dalle prodezze, non si accorgono dei fili trasparenti che gli permettono il trucco.

Spesso la capriola assume la foggia del sorite, l’argomento fallace che sfrutta la vaghezza di un’espressione. L’esempio classico è quello del termine “mucchio” ( soros, in greco ). Mille chicchi di grano sono un mucchio. Allora, anche 999 chicchi lo sono. Allora, anche 998. Se proseguiamo in questa direzione, però, si arriva alla conclusione che zero chicchi di grano sono un mucchio, il che è un paradosso. Non appena si definisce la parola “mucchio” in modo preciso, il paradosso cade. L’anno scorso, in un memorabile articolo di Panorama che ho incorniciato e appeso in salotto per l’ilarità del mio pappagallo, l’Orco difese Renato Farina, giornalista al soldo dei servizi segreti, tramite una concatenazione di premesse condizionali che di sfumatura in sfumatura giungevano alla conclusione secondo cui ogni reporter è una spia autorizzata che origlia. Basta interpretare la parola “giornalista” in modo preciso perchè la conclusione dell’Orco risulti fasulla. ( E infatti Farina è stato condannato.)

Del sorite si abusa nei dibattiti etici. Se un neonato è una persona, allora lo è anche un giorno prima di nascere. E il giorno prima di quello. E il giorno prima ancora. Continuando, si arriva alla conclusione che uno zigote è una persona: andrebbero rapidamente riscritte teologia e giurisprudenza. Il ragionamento può seguire la direzione opposta: se uno zigote non è una persona, allora non lo è neppure il giorno dopo. E neppure il giorno dopo quello. E così via, fino a concludere che un neonato non è una persona! E’ ciò che succede quando l’implicazione di un argomento ricava la sua plausibilità iniziale dalla vaghezza di una espressione. La legge allora accantona il sorite e sulla base di nozioni mediche stabilisce regole per l’interruzione di gravidanza entro i primi 90 giorni ( embrione ) o dopo ( feto ).

Un’altra capriola cui l’Orco ricorre di frequente è l’impersonazione. Un suo articolo di qualche anno fa, che cominciava con la frase “ Se fossi il papa direi questo “, ne è il modello. Oggi parla di aborto facendosi donna incinta ( “ C’è un bambino nella mia pancia. “ ) o malato Klinefelter. Che relazione c’è fra l’Orco e il papa, o la donna incinta, o il malato Klinefelter? Nessuna. In questo modo però l’Orco può millantare un’autorità che non possiede, di cui sfrutta gli effetti di persuasione psicologica ( Falso argomento d’autorità. )

Meno frequenti le altre piroette. Reclamare una moratoria ONU dell’aborto è un non senso, ma crea un argomento ad baculum se ci si appella a quella forza per far accettare una conclusione. I paragoni con la Cina o la Shoah sono errori di inferenza che creano analogie ( o generalizzazioni ) improprie, strumentalizzando. Sostenere infine che l’autodeterminazione della donna non può affermarsi contro il bambino è ovvio, ma è capzioso ribadirlo come se la legge già non lo impedisse. Questa tattica funziona però come argomento ad populum, l’appello ai valori. ( Per completezza: le foto dei decapitati per giustificare la guerra in Iraq costituivano una fallacia induttiva del tipo falsa causa, potenziata dall’effetto splatter. )

Curiosità finale, ovvero il mondo è piccolo

Antonio Campo Dall’Orto, il direttore di La7 che ha chiuso di forza Decameron ( conferendo definitivamente al mio personaggio una nota drammatica che le donne trovano irresistibile ) ha firmato per la moratoria.
By Daniele Luttazzi at 19 Mar 2008
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