Elyon Karadras
00martedì 24 novembre 2009 21:35
Alla conquista di Caprion la fazione dei ribelli era così composta:
io, Elyon Karadras, per la Sacra Gilda;
Roran Dar’ Rendur, Zagart -l’orco-, Vinni Mefisto, Gabriel Knoxville e Cecil Brighter per la Gilda D’Arme;
Nivel e Adelin Grant, per la Gilda dei Bardi;
Kraven, Penelope di Calindor, Channon per la Gilda Arcana;
A questi si sono uniti Jaco Darrel e Lady Misteria.
Il mago Kraven era il facente veci di Julien Feir (facenti veci del Signore di Mor, Araman Alexander Arris). Quest’ultimo, una volta giunti a Caprion, ha riunito il concilio d’assalto, costituito al momento da me, Roran, Zagart e Kraven, dichiarando quale era l’intento di Araman: entrare a Caprion con la scusa di pregare le anime dei moriani morti nello scorso raduno.
Le terre erano presidiate dalla Nera Legio che, oltre all’averci vietato di pregare sui morti, ci ha proposto di convertirci al culto Oscuro.
Incredibilmente a dirsi, molti ribelli erano pronti a “evangelizzarsi” solo per ingannare il nemico… Fortunatamente La Nera Legio ha attaccato prima di giungere all’infausta decisione.
Durante il primo attacco, hanno atterrato quasi tutti gli armorieri e ferito Kraven.
Alché non ho concesso loro di cominciare il secondo attacco; con i miei fulmini e colpi di pistola di Kraven, gli uomini di Gans sono morti.
Le bende di Channon e Lady Misteria hanno aiutato i feriti a rimettersi.
Le ore sono passate velocemente grazie alla curiosità creatasi attorno ad un viandante, un certo sarto Snaboraz. Due ore dopo il tramonto, Miria giunge.
Tra fulmini e colpi di arma sacrilega, ha umiliato tutti i presenti in quanto pochi di loro sapevano i reali motivi per cui eravamo giunti alla riconquista di Caprion. Accusava Kraven di essere il delegato di un Signore codardo, ha colpito Lady Misteria per aver denigrato i cinque oscuri e infine ha mostrato le sue vere intenzioni: le profezie di Morak.
Ci ha mostrato tre alternative: morire, convertirci al culto oscuro o, in cambio della Signoria e della vita, consegnargli le profezie tramite un rituale nel quale lui stesso ci avrebbe aiutati.
Così come avvenuto a Oniream con Arwine, Miria ha rapito Lady Misteria e ci ha concesso fino alla mezzanotte per decidere.
Nelle ore successive, il concilio d’assalto ha mostrato i primi cedimenti: Kraven voleva salvare la Signoria, mentre i due armorieri, Zagart e Roran, proponevano di scappare nei boschi e nasconderci. Avendo da tempo preparato il rituale per ottenere le profezie, ho convinto Kraven a tentare il rituale nonostante fossimo solo in due a possedere le capacità. Gli ho spiegato che se fossimo stati saldi nelle nostre convinzioni di non assoggettarci all’Oscurità a prezzo della Vita, le profezie sarebbero apparse.
Snaboraz, il sarto, (che oltretutto si è lasciato sfuggire parecchi accenni al fatto che è un bardo potente di Treon… Sirius Garret si ipotizza) ha instillato in poche ore, molti dubbi negli animi dei presenti solo tramite una semplice domanda: “Perché combattete?”… Nessuno a saputo rispondere tranne Kraven, la maga Channon (“Meglio morire libera, che vivere assoggettata al potere altrui”), la maga Penelope (“Voglio trovare uno scopo”) e la folletta Adelin (“Voglio che vi sia equilibrio, non il Caos”).
A mezzanotte l’ultimatum con Miria si è concluso. Avremmo fatto il rituale senza il suo aiuto, consegnandoli le profezie, in cambio ci avrebbe concesso 10 minuti per ricopiare e divulgare le sacre parole.
In quel momento, di fronte alla scelta e alla parole del mio rituale, si forma in me l’idea di una strategia per raggirare il Cavaliere. Il rituale per le profezie consisteva nell’ingraziarsi il volere di Adrian Feris Basarab III Karadras (Alucard Strife), di presentarsi al cospetto della sua presenza (il medaglione che porto al collo) per essere resi degni di leggere le parole. Tuttavia il suo dono doveva occultarsi nuovamente una volta che l’originale profezia veniva consegnata a Miria.
Da una “piacevole” chiacchierata con Miria, sono arrivata a delle conclusioni: è un fanatico dalla mente distorta; allo stesso modo in cui ha mentito su Morak e sul suo Impero, potrebbe mentire anche sulla fonte a cui attinge il suo potere.
L’indomani mattina, abbiamo scoperto che tutti gli armorieri (tranne Cecil Brighter), terrorizzati dall’eventualità che il rituale rappresentasse il 23° passo, sono fuggiti. Ancor prima di cominciare, Miria ci ha sorpresi con la sua presenza vigile per tutta la durata delle prove e del rituale terrorizzando i miei contributori.
Al rituale hanno partecipato: io, in qualità di caporitualista, Lady Misteria, in qualità di ritualista di basso livello, Kraven, in qualità di contributore, Penelope di Calindor, Channon e Adelin la folletta, come partecipanti dalla ferrea volontà di non assoggettarsi. A poche battute dall’inizio del rituale, sono apparsi al nostro fianco, tre fantasmi di contadini di Caprion, che hanno contribuito alla nenia in quanto la notte precedente era stata data loro pace.
Il rituale è perfettamente riuscito. Le profezie sono apparse, sono state ricopiate da me per la Sacra Gilda, da Penelope per quella Arcana e da Nivel per quella bardica. Una volta terminata la trascrizione, Miria ci ha tolto dalle mani le sacre pergamene, ha ucciso Penelope rialzandola come non-morta e ha comandato lei e i fantasmi di ucciderci.
Con l’aiuto di Anaitie, ho dato pace a tutti loro.
Con l’assistenza di Adrian, abbiamo le profezie.
Con la sua protezione, la strategia contro il Cavaliere delle Ceneri è riuscita.
Nonostante l’accusa di aver favorito l’oscurità, non temete! Miria non ha più le originali pergamene (probabili strumenti per il 23° rituale), solo le parole, se è stato furbo a ricopiarle.
Alché la sfida diviene solo di intelligenza. Chi comprende prima, vince la battaglia… non la guerra.