un saloto a tutti
Un mio semplice penziero in merito al quisito posto: io credo in questo modo intorno alla
GRAZIA,FEDE,OPERE.
«Perché voi siete salvati per la Grazia; mediante la Fede. e ciò non è da voi, è il dono di Dio. ‑ Non per opere affinché nessuno si glori. Poiché noi siamo la fattura [opera] di esso, creati in Cristo Gesù a buone OPERE, affinché camminiamo in esso», (Efesi 2: 8‑10).L’armonizzare questi tre punti: Grazia, Fede, Opere dà la dottrina sana sulla vita cristiana. Mancando una delle tre linee non vi è vita santa...
GRAZIA; o anche favore di Dio all’uomo. Nessun merito; nessuna paga. Tutto è per GRAZIA, dal principio sino alla fine.
«E noi tutti abbiamo ricevuto della sua pienezza, e grazia per grazia. Poiché la Legge è stata data per mezzo di Mosè; ma la GRAZIA e la VERITA’ sono venute per mezzo di Gesù Cristo» (Giov. 1: 16, 17).
GRAZIA è una parola immensa che sfugge alla definizione, perché la comprendiamo a misura che entriamo nell’amore di Dio, e conosciamo noi stessi. Chi ha ricevuto maggiore perdono (ed ha ricevuto chi ha più apprezzato i benefici del Signore), quegli saprà meglio definirla; eppure non riuscirà mai a definirla come si conviene.
Tutto nell’Antico Testamento è profetico della Grazia, perché infine, anche allora, nulla veniva ricevuto o perdonato se non per grazia, in anticipazione del Calvario; ma è nel Nuovo Testamento che la GRAZIA viene manifestata. «E’ venuta per Gesù Cristo». Si noti quel «PER», (nel testo vuol dire ATTRAVERSO). Nell’Antico Testamento vi è la verità, ma è adombrata; talché la parola verità, nel verso 17, capo 1, Evangelo di Giovanni, significa «REALTA’». GRAZIA E REALTA’, IN, PER, ATTRAVERSO GESU’ CRISTO.
FEDE: I beni che il Signore offre abbisognano della mano che li prende. Fede, è la mano che prende i doni di Dio. Ma anche la fede è un dono di Dio, e si allarga a misura che viene esercitata. «Prendete, mangiate» Il bene è davanti a noi; tocca stendere la mano e prenderlo. Credi all’amore di Dio; e credendo, prendi ciò che Lui ti offre. Le sue mani sono stese per dare.
Fede è definita in Ebrei 11: 1: «Sussistenza delle cose che si sperano, ed una dimostrazione delle cose che non si vedono». Un’altra traduzione dice: «Base di cose sperate; convinzione di cose non vedute». FEDE è BASE, e CONVINZIONE.
Tale fede viene dall’udito, e l’udito è per la Parola di Dio. Gesù è la Parola fatta carne. Fede, dunque, per Grazia, viene da Gesù. Egli parla e crea la fede in noi. Più Lui parla, e più ci è facile credere. Perciò è detto nella stessa Epistola agli Ebrei, che Gesù è il Capo e Compitore della nostra fede.
Grazia per ricevere Fede, e Fede per prendere Grazia. Le cose di Dio superano la logica dell’uomo; paiono assurde, però sono l’unica Realtà che ci sia nell’Universo. Il resto è fluttuante. e destinato a sparire.
OPERE. Chi ha ricevuto Grazia, opera, altrimenti non è vero che ha ricevuto Grazia e che abbia creduto. Ma quali sono queste opere?
Non sono le opere che precedono la Grazia, come se per esse Iddio ci avesse concesso qualche cosa. Lungi da noi un tale vanto.
Nessuno può gloriarsi avanti a Dio. Nessuno ha dato a Lui, per avere qualche restituzione.Quali Opere? Neppure le nostre, quelle scelte da noi, perché anche in ciò sarebbe vanto.
Sentite: il Signore ha un piano per e a mezzo di ciascuno di noi
Opere? Iddio opera: l’uomo non può. Noi siamo Sua opera. Solo in Lui, da Lui, per Lui, possiamo operare. Senza di Lui non possiamo fare nulla. Eppure qualche cosa si deve fare.
Iddio ci ha creati ad uno scopo: Egli vuole fare qualche cosa in noi. e a mezzo di noi. In Cristo Gesù siamo stati creati a buone opere, ma non sappiamo quali sono, anzi, le andiamo scoprendo passo passo: a misura che siamo fedeli nel poco, ci vediamo affidato di più. Iddio stesso prepara queste opere, e ce le mette davanti, e noi dobbiamo camminare in esse. L’operare viene facile a quelli che vivono, per fede, nella grazia di Dio. Mentre siamo occupati di Lui, sinceramente occupati, Egli, nella Sua sapienza che sa misurarci tutte le cose, ci andrà presentando le opere che ha assegnate a ciascuno, e noi vi entriamo, e camminiamo in esse.
Egli darà a ciascuno molte opportunità di glorificare il Suo Nome, con le opere, avanti agli angeli, ed agli uomini. Stiamo attenti a tali opportunità. Se le lasciamo passare, il Signore affiderà ad altri ciò che noi non avremo voluto fare. Ciascuno si metta davanti al Signore, disposto a ciò che Lui vuole.
Una illustrazione di ciò si trova in vari passaggi della Scrittura. Quando il Signore mandò Filippo nella strada deserta, Egli aveva già preparato l’uomo a cui Filippo doveva evangelizzare.
La vita cristiana è una sequela di sorprese. Non è come noi pensiamo, ma come Iddio dispone. Egli ha creato ciascuno con uno speciale temperamento, dando talenti a ciascuno, secondo la capacità che Lui stesso ha voluto dare. L’ambiente, e le circostanze ci sono preparate da Lui. Egli è davanti a noi, e, con una guida paziente e delicata, ma precisa, e a cui diveniamo sempre più adatti, a misura che la ubbidiamo, ci addita passo passo ciò che Egli attende.
Meraviglioso piano di Dio! Tutto procede dalla Sua Mano. Dopo averci fatto Grazia, e donato la Fede, Egli si degna usarci in qualche cosa, benché Egli non abbia bisogno di noi. Egli condiscende (è questa una delle più grandi condiscendenze) a farci compiere qualche cosa, e ce l’ha preparata Lui stesso, in Colui in cui sono e consistono tutte le cose.
un saluto sincero a tutti
Walter