Dopo benzina e caffè, scattano gli aumenti anche per le sigarette. Il rincaro è di circa di 10 centesimi e riguarda 24 diverse marche, dalle Ms alle Pall Mall. Lo hanno deciso i Monopoli dello Stato e il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. L'incremento del prezzo però non riguarda solo i pacchetti di bionde, ma anche alcuni sigari, dai Chaba, ai Don Guillermo, ai Lecigar.
A essere già stati colpiti dagli aumenti sono stati 16 diversi tipi di Ms, nelle diverse confezioni da 20 e 10 pezzi: per loro il prezzo passa da 3,40 a 3,50 euro. Salgono anche le Lucky Strike: un pacchetto si paga 3,70 euro, mentre le Pall Mall pasano a 3,50 euro, così come le Sax e le Nazionali.
Per le Stop si passa invece a 3,60 e per le Cartier a 4,50. Aumentano, mantenendo la differenza a seconda del tipo di sigaretta, anche le Kim, le Dunhill, le Barclay e le Rothmans.
I rincari hanno riguardato anche i trinciati per pipa della Cleopatra e i sigaretti naturali Neos Mini.
Intanto la lotta al fumo si intensifica anche nel resto d'Europa: lo scorso 1 gennaio è partito il divieto di fumo nei 200.000 locali pubblici francesi.
Dure le sanzioni per chi trasgredisce: fino a 750 euro per il gestore e 68 euro per i clienti.
Rincari sul prezzo delle sigarette invece sono stati attuati dalla scorsa settimana in Svizzera: lo scopo, secondo Pascal Couchepin, ministro della salute, è quello di ridurre di un terzo il numero dei fumatori rendendo più care le sigarette.
"La quota è già scesa dal 32% al 30% della popolazione- ha spiegato- vorrei però che si riuscisse a raggiungere il 20%». Non resta adesso da vedere se gli aumenti riusciranno a convincere anche i fumatori italiani.
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