Talebani conquistano Jalalabad

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(SimonLeBon)
00domenica 15 agosto 2021 07:39
Era l'unica grande città oltre a Kabul non ancora nelle loro mani
I talebani sono entrati a Jalalabad, l' ultima grande città dell'Afghanistan, oltre alla capitale Kabul, non ancora nelle loro mani. Lo apprende l'Afp da un residente che ha confermato una rivendicazione sui social media fatta dai talebani.

Kabul resta l'unica l'ultima grande area urbana sotto il controllo del governo. "Ci siamo svegliati questa mattina con le bandiere bianche dei talebani in tutta la città. Sono entrati senza combattere"...

Fonte
(SimonLeBon)
00domenica 15 agosto 2021 07:40
Re: Era l'unica grande città oltre a Kabul non ancora nelle loro mani
Si sta per concludere un'era, o forse una parentesi, durata piu' di 20 anni, con l'Iraq sotto il controllo delle forze militari ed economiche occidentali.

Simon
Giandujotta.50
00domenica 15 agosto 2021 08:02
Mi aspetto di vedere l'elicottero che si alza dal tetto dell'ambasciata americana...
come ai tempi del Vietnam...
niente di nuovo sotto il sole... [SM=g7556]

e pensare che perfino l'Italia per andare a "salvare" la loro 'democrazia' ha violato la propria costituzione...
Articolo 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

così va questo mondo ...
(SimonLeBon)
00domenica 15 agosto 2021 09:55
Re:
Giandujotta.50, 8/15/2021 8:02 AM:

Mi aspetto di vedere l'elicottero che si alza dal tetto dell'ambasciata americana...
come ai tempi del Vietnam...
niente di nuovo sotto il sole... [SM=g7556]

e pensare che perfino l'Italia per andare a "salvare" la loro 'democrazia' ha violato la propria costituzione...
Articolo 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

così va questo mondo ...



Esatto, e Gino Strada lo diceva apertamente.
Dopo la sconfitta della seconda guerra, l'Italia non dovrebbe poter partecipare a guerre di attacco.
Ma quando ci si mette la politica...

Simon
Giandujotta.50
00domenica 15 agosto 2021 11:00

Non abbiamo dovuto attendere molto per vedere quell’elicottero ..
Eccola su Repubblica di oggi.. un paio di ore fa

(SimonLeBon)
00domenica 15 agosto 2021 19:04
Talebani, ordinato l'ingresso a Kabul per evitare il caos
Portavoce, polizia fuggita, vogliamo prevenire i saccheggi



(ANSA) - ISLAMABAD, 15 AGO - I talebani hanno permesso ai loro combattenti di entrare nelle aree della capitale Kabul che sono state evacuate dalla polizia e dalle altre forze dell'ordine per "mantenere la legge e l'ordine. "La decisione è stata presa per evitare il rischio di furti e rapine in assenza di polizia e altro personale di sicurezza" ...

[URL=v]Fonte
(SimonLeBon)
00domenica 15 agosto 2021 19:05
Re: Talebani, ordinato l'ingresso a Kabul per evitare il caos
Tra poco si trasformeranno in crocerossini!

Speriamo in un periodo costruttivo e non distruttivo, al di là delle opinioni religiose, predicate con il mitra in mano.

Simon
Giandujotta.50
00domenica 15 agosto 2021 20:03
"Kabul come Saigon, quel parallelo storico attraverso le immagini"
di Viviana Mazza
"Le fotografie dell’evacuazione dell’ambasciata della capitale afghana sono molto simili a quelle del 1975."
[....]
"È una misura dell’impreparazione americana davanti alla rapidità dell’avanzata talebana. L’8 luglio a Biden era stato chiesto se vedesse parallelismi con il Vietnam. «Nessuno… Non c’è nessuna circostanza in cui vedrete le persone prelevate dal tetto di un’ambasciata… degli Stati Uniti in Afghanistan. Non c’è nessun paragone». Ma dopo che per giorni i portavoce del Pentagono e del dipartimento di Stato hanno evitato anche la sola parola «evacuazione», ripetendo che si trattava di una «riduzione del personale», le autorità americane hanno deciso per la completa smobilitazione del personale – diplomatici e contractors - dall’ambasciata di Kabul, attraverso elicotteri che si sono sollevati nella notte e nelle prime ore del mattino in un’incertezza anche dell’intelligence sui rischi in corso.





il resto dell'articolo sul Corriere www.corriere.it/esteri/21_agosto_15/kabul-come-saigon-quel-parallelo-storico-attraverso-immagini-253f4aa8-fdc2-11eb-8de4-67a1db43b0...
(SimonLeBon)
00domenica 15 agosto 2021 22:43
Re:
Il ricordo del "Vietnam" scatena paure ancestrali tra gli americani.
Saddam li aveva avvertiti che stavano facendo un passo avventato e dopo un paio di decenni forse lo si è capito.
Quello di oggi è un mondo diverso, ma non possiamo che riconoscere che la storia si ripete, a volte.

Simon
Pasquale(65)
00martedì 17 agosto 2021 15:00
Molto dipende da come li vediamo noi, per noi sono terroristi loro invece si considerano patrioti, e come i nostri partigiani quando mettevano le bombe alle auto colonne tedesche delle SS, terroristi per i Tedeschi e Hitler e partigiani per noi.
Forse e dico forse, 20 anni fa bisognava lasciarli stare, così come non andava ucciso Gheddafi, hanno aperto i tappi delle bottiglie che sono esplose.
Tanto a noi interessavano( e interessano), le loro risorse petrolifere, il resto solo fame e disperazione.
Le sette sorelle succhiano tutto quello che esce dal sottosuolo, serve ed è oggi il maggiore prodotto proveniente dall'Africa(petrolio), oltre silicio, manganese, oro, Diamanti, e varie.

Adesso lo stato islamico è ripristinato, non è democraticamente eletto, la legge di Dio prevale su tutto.
Mi dispiace per tutto questo, specie per la figura della Donna.....poverette non sanno cosa le aspetta.
Giandujotta.50
00martedì 17 agosto 2021 16:47
speriamo che la lezione serva a chi vuole esportare la propria democrazia...
pensare bene alle conseguenze prima di salire sul caval matto per reazione

Geremia 10:23 l'uomo non è in grado di dirigere il proprio passo ..
Ecles 8:9 L'uomo ha dominato l'uomo a suo danno

niente di piu vero 😞
(SimonLeBon)
00martedì 17 agosto 2021 20:16
Borrell, Talebani uguali a prima, ma parlano inglese meglio
Alto rappresentante su ipotesi di cambiamento rispetto a passato

(ANSA) - BRUXELLES, 17 AGO - "Mi sembra siano uguali a prima, ma parlano un inglese migliore": lo ha detto l'alto rappresentante della politica estera della Ue, Josep Borrell ...

Fonte
(SimonLeBon)
00martedì 17 agosto 2021 20:16
Re: Borrell, Talebani uguali a prima, ma parlano inglese meglio
Chissà se l'accento sarà inglese o amerikano? [SM=g10765]

Simon
Giandujotta.50
00martedì 17 agosto 2021 20:28
Re: Borrell, Talebani uguali a prima, ma parlano inglese meglio
(SimonLeBon), 17/08/2021 20:16:

Alto rappresentante su ipotesi di cambiamento rispetto a passato

(ANSA) - BRUXELLES, 17 AGO - "Mi sembra siano uguali a prima, ma parlano un inglese migliore": lo ha detto l'alto rappresentante della politica estera della Ue, Josep Borrell ...

Fonte




certo sono battute che aiutano....
Amalia 52
00martedì 17 agosto 2021 21:12

Talebani, non vogliamo più nemici, perdoniamo tutti
'L'Afghanistan non sarà più un campo di battaglia'


(ANSA) - ROMA, 17 AGO - "Vogliamo assicurarci che l'Afghanistan non sia più un campo di battaglia". Lo ha affermato il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid nella sua prima conferenza stampa.

"Abbiamo perdonato tutti coloro che hanno combattuto contro di noi. Le animosità sono finite. Non vogliamo nemici esterni o interni", ha assicurato

Fonte


Da tutto questo buonismo da parte dei talebani e poi anche la Cina e la Russia,mi fa quasi pensare al grido di pace e sicurezza. [SM=g27988]
Amalia 52
00martedì 17 agosto 2021 21:53
Afghanistan, le promesse dei talebani: “Le donne studieranno e non dovranno usare il burqa. Non saremo una minaccia per nessuno”


Due giorni dopo la presa di Kabul e la conquista del potere nel Paese, il portavoce Zabihullah Mujahid nella prima conferenza stampa prova a rassicurare il mondo sulle intenzioni del futuro governo: "Abbiamo perdonato tutti coloro che hanno combattuto contro di noi. Ci impegniamo per i diritti delle donne all’interno della Sharia. I media potranno continuare la loro attività"

Afghanistan, i talebani promettono amnistia e donne nel governo (ma sotto la sharia). L’Ue: “Uguali a prima, parlano solo meglio inglese” – DIRETTA




I talebani non vogliono più avere “nemici esterni o interni”, perché l’obiettivo è che “l’Afghanistan non sia più un campo di battaglia“. Inoltre, i diritti delle donne saranno rispettati, seppure “all’interno della Sharia“, la legge islamica che le relega ai margini della società. Due giorni dopo la presa di Kabul e la conquista del potere nel Paese, il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid nella prima conferenza stampa prova a rassicurare il mondo sulle intenzioni del futuro governo. “Abbiamo perdonato tutti coloro che hanno combattuto contro di noi. Le animosità sono finite. Non vogliamo nemici esterni o interni”, ha assicurato Mujahid, ripetendo la promessa fatta nei giorni scorsi. Di più, “l’Emirato islamico dell’Afghanistan promette a tutti i paesi del mondo che l’Afghanistan non sarà una minaccia per nessun paese”.

L’obiettivo dei talebani è raccontare che non sono gli stessi di 20 anni fa: “C’è una differenza nelle azioni che intraprenderemo”, ha dichiarato il portavoce. Per marcare questa differenza, oltre alla promessa di non volere più “combattimenti“, ci sono anche quelle riguardo ai diritti – in particolare delle donne – e del rapporto con i media. Intervistato da Sky News in collegamento da Doha – la capitale del Qatar dove è in corso il tavolo dei negoziati sul nuovo assetto di potere in Afghanistan – un altro portavoce talebano, Suhail Shaheen, ha chiesto ai governi di tutto il mondo di “rispettare le legittime aspirazioni del popolo afghano, che ha dato la vita per la propria libertà“. Ma soprattutto, ha garantito che sotto il nuovo regime le donne avranno accesso all’istruzione e dovranno indossare l’hijab (il velo che lascia scoperto il volto) “per la loro sicurezza”, ma non il burqa. “Crediamo nella libertà di parola, nel diritto all’educazione e al lavoro e nel fatto che tutti dovrebbero essere uguali di fronte alla legge, senza discriminazioni”. Di fronte alle immagini dei corpi che precipitano dall’aereo Usa, ha negato ogni relazione dell’assalto all’aeroporto con la presa del potere dei talebani: “Le persone scappano dall’Afghanistan perché è un Paese povero“, ha detto.

Anche su questo punto ha insistito Mujahid nel corso della sua conferenza stampa: la prima davanti alle telecamere per il portavoce dei talebani. “I nostri piani prevedevano di fermarci alle porte di Kabul per consentire il completamento senza scosse del processo di transizione“, ha dichiarato. “Ma purtroppo il precedente governo era così incompetente…le sue forze di sicurezza non potevano far nulla per garantire la sicurezza. Dovevamo fare qualcosa“. “Dovevamo entrare a Kabul per garantire la sicurezza dei residenti”, ha sostenuto Mujahid. Che poi ha rassicurato la comunità internazionale anche sulla possibile protezione di ‘foreign fighters‘ di al Qaeda: “Il suolo dell’Afghanistan non verrà usato contro nessuno“. Con i Talebani al potere l’Afghanistan, inoltre, non sarà più il centro della coltivazione del papavero da oppio o del traffico di stupefacenti, ha assicurato il portavoce Mujahid. Aggiungendo che il nuovo governo avrà bisogno del sostegno internazionale per promuovere un’alternativa alla coltivazione del papavero.

“Ci impegniamo per i diritti delle donne all’interno della Sharia. Lavoreranno fianco a fianco con noi. Non ci saranno discriminazioni“, ha proseguito il portavoce dei talebani. “Nessuno sarà danneggiato, non vogliamo avere problemi con la comunità internazionale”, ha ripetuto, aggiungendo tuttavia che “abbiamo il diritto di agire secondo i nostri principi religiosi. Altri Paesi hanno approcci e regolamenti diversi, e gli afghani hanno il diritto di avere le proprie regole in accordo con i nostri valori”. I media “potranno continuare la loro attività nell’Afghanistan controllato dai talebani”, ha chiarito ancora Mujahid, aggiungendo però che i media non devono contraddire i valori islamici, devono essere imparziali e non devono contraddire gli interessi nazionali.



“Noi vogliamo quel che vuole la gente. I nostri desideri sono simili, le nostre culture sono simili”, è invece il concetto ripetuto dal portavoce talebano Suhail Shaheen a Sky News. “Siamo molto più vicini al popolo rispetto a loro (al governo e alle forze armate afghane, ndr)”, ha ribadito. Il governo di Ghani “pensava solo a riempirsi le tasche“. Shaheen ha negato che il movimento talebano abbia dei veri alleati internazionali: “Non facciamo parte di alcuna alleanza militare, ma abbiamo buone relazioni con Pakistan, Cina e Russia”. “Quanto tempo date al presidente Biden per svuotare il Paese dalle truppe americane?”, ha chiesto l’intervistatrice. “Come da accordi, tutte le truppe devono essere ritirate entro l’11 settembre. Noi ci impegniamo a non attaccarle”, ha assicurato Shaheen. E gli Usa, ha concluso, devono abbandonare anche il controllo sull’aeroporto di Kabul, per far sì che avvenimenti come l’assalto ai voli “non accadano più”.

Fonte
(SimonLeBon)
00martedì 17 agosto 2021 22:19
Re:
Amalia 52, 8/17/2021 9:12 PM:


Talebani, non vogliamo più nemici, perdoniamo tutti
'L'Afghanistan non sarà più un campo di battaglia'


(ANSA) - ROMA, 17 AGO - "Vogliamo assicurarci che l'Afghanistan non sia più un campo di battaglia". Lo ha affermato il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid nella sua prima conferenza stampa.

"Abbiamo perdonato tutti coloro che hanno combattuto contro di noi. Le animosità sono finite. Non vogliamo nemici esterni o interni", ha assicurato ...

Da tutto questo buonismo da parte dei talebani e poi anche la Cina e la Russia,mi fa quasi pensare al grido di pace e sicurezza. [SM=g27988]



Beh, visti come sono entrati, col mitra russo in mano... non sarei tanto tranquillo...


Simon
Angelo Serafino53
00mercoledì 18 agosto 2021 11:52
La sindaca più giovane dell'Afghanistan: 'Aspetto che i talebani mi uccidano'


Zarifa Ghafari, 27 anni: 'non ho più paura di morire'

I talebani "verranno per le persone come me e mi uccideranno. Sono seduta qui in attesa che arrivino.

Non c'è nessuno che aiuti me o la mia famiglia. Sto solo seduta con loro e mio marito. Non posso lasciare la mia famiglia. E comunque, dove andrei?": è la drammatica testimonianza rilasciata al New York Times da Zarifa Ghafari, 27 anni, la sindaca più giovane dell'Afghanistan, nella provincia di Maidan Wardak, da sempre in prima linea per i diritti delle donne.

Nominata sindaca nell'estate del 2018 dal presidente Ashraf Ghani, Ghafari è una delle poche donne ad aver mai ricoperto un incarico governativo nella città molto conservatrice di Maidan Shar. "Sono distrutta. Non so su chi fare affidamento. Ma non mi fermerò ora, anche se verranno di nuovo a cercarmi. Non ho più paura di morire".


bit.ly/2Ur6E8H

(SimonLeBon)
00sabato 21 agosto 2021 20:18
Afganistan, il soldato norvegese che culla il neonato
Afganistan, il soldato norvegese che culla il neonato





Nella foto il soldato norvegese che culla il neonato afghano portato in salvo. Il volo partito da Kabul, è atterrato a Tbilisi per poi proseguire verso la Norvegia.

Sull'aereo molti i bimbi e gli adolescenti che viaggiavano da soli

...

Fonte
(SimonLeBon)
00sabato 21 agosto 2021 20:18
Re: Afganistan, il soldato norvegese che culla il neonato
Situazioni paradossali, ma possibili quando si perdono gli equilibri sociali.

Simon
Giandujotta.50
00sabato 21 agosto 2021 21:25
E' pazzesco il disastro umanitario che si prospetta...
ma non potevano evacuarli prima che i talebani arrivassero a kabul?
non ci voleva tanto per pensarci in tempo! [SM=g7556]

Amalia 52
00sabato 21 agosto 2021 21:55

Dove abbiamo sbagliato in Afghanistan

Dopo vent'anni di missione occidentale e l'annuncio dell'abbandono del paese, l'Afghanistan si ritrova punto e a capo, in mano alle forze talebane. Un fallimento americano su cui dovremmo interrogarci

Di Afghanistan probabilmente si parlerà per lungo tempo, esempio di un grande fallimento a stelle e strisce. Sono passati pochi mesi da quando Joe Biden ha annunciato ufficialmente, in linea con i piani dei suoi predecessori, che entro l’11 settembre prossimo gli Stati Uniti avrebbero completamente lasciato il paese. Arrivati a quella data, è possibile che l’Afghanistan sarà già del tutto in mano ai talebani, la cui rimozione dal potere è stata la ragion d’essere di una missione occidentale durata vent’anni e costata molto in termini umani e finanziari.


Nel giro di poche settimane una provincia dietro l’altra sono cadute come birilli davanti all’avanzata talebana. Nelle scorse ore è toccato a centri molto importanti come Herat e Kandahar, ormai due terzi del paese sono stati sottratti alle forze governative. Tutto questo sta lasciando sul terreno moltissime vittime soprattutto dal lato dell’esercito, mentre tra matrimoni forzati, stupri e altre violenze indiscriminate si parla già di massicci crimini di guerra e contro l’umanità operati dalle milizie talebane. Di fronte al collasso dell’Afghanistan, fino a qualche giorno fa si diceva che la caduta della capitale Kabul sarebbe potuta avvenire nel giro di sei mesi-un anno. Le ultime proiezioni parlano invece di 90 giorni, un periodo destinato a scendere ulteriormente vista la rapidità dell’offensiva.

Vent’anni fa, dopo l’attacco alle torri gemelle di New York e la protezione del regime talebano dei terroristi coinvolti, gli Stati Uniti a braccetto con le potenze occidentali della Nato correvano in Afghanistan per rovesciare il potere dei fondamentalisti islamici ed “esportare la democrazia”, secondo una formula tanto cara a Washington. Venti anni dopo nulla è cambiato e si è avuta la conferma che tutti quei progressi gridati al mondo sotto forma di stabilizzazione del paese e addestramento delle forze governative per sventare eventuali future offensive erano in realtà un fuoco di paglia. L’Afghanistan si ritrova lì dove era all’inizio del millennio e la sensazione è che sia stato sprecato molto tempo, oltre che ingenti risorse (un trilione di dollari, un numero con così tanti zeri da renderne difficile la scrittura).

Il problema in Afghanistan è che per troppo tempo si è fatto finta che la missione stesse andando bene. Come rivelano però migliaia di lettere come quelle pubblicate dal Washington Post, ma anche editoriali di analisti e interviste postume di chi nel paese ci è stato, il senso del fallimento si respira da parecchi anni. Che il paese versasse ancora nel caos, che il nuovo stato democratico fosse in realtà un coacerbo di corruzione, che la forza dei talebani fosse solo addormentata e non sconfitta, che quella occidentale fosse ormai una mera presenza deterrente priva di strategia e obiettivi a lungo termine nel paese, è una certezza che accompagna i militari e i governi coinvolti da tempo. Se ora se ne stanno andando tutti, se l’Afghanistan è stato lasciato a sé come un bambino a cui vengono tolte le rotelle della bicicletta, non è perché si è convinti della sua capacità di farcela da solo, ma proprio perché l’insabbiamento del fallimento non poteva andare avanti per molto. L’offensiva di queste settimane era quindi data per scontata e non si è nemmeno fatto molto per evitarla, se come sottolinea il New York Times l’occidente ha deciso di andarsene proprio nel momento stagionale di massima forza offensiva talebana, in quella che suona soprattutto come una fuga prima che fosse troppo tardi. E non ha offerto alcun tipo di supporto reale di fronte all’inevitabile.

A guardare con sospetto alla situazione afghana ora è soprattutto l’Europa, culla di democrazia che non è tanto scossa dai crimini contro l’umanità in corso di esecuzione nel paese ma dalle conseguenze migratorie derivanti, in quella abituale paranoia sovranista per cui ogni disastro globale è letto nell’ottica della tenuta delle proprie frontiere. Gli Stati Uniti, invece, lavorano di diplomazia sperando che si trovi una soluzione interna di qualche tipo, magari una condivisione di potere tra talebani e governo afghano, che limiti i danni d’immagine propri e della missione di cui per venti anni sono stati a capo.

Si è andati in Afghanistan per i propri tornaconti personali e ora che il paese è stato abbandonato si continua a ragionare in quest’ottica. Intanto a Kabul e dintorni si combatte, si muore e si soffre, tormentati dall’idea di essere stati cavie di un ennesimo esperimento fallito.

Fonte
(SimonLeBon)
00domenica 29 agosto 2021 07:14
Tra vittime Kabul anche Nicole Gee,marine che cullava bimbo
Aveva pubblicato la foto con il commento 'amo il mio lavoro'



(ANSA) - ROMA, 28 AGO - Commozione particolare ha suscitato negli Usa la morte nella strage di Kabul della 23enne sergente dei marines Nicole Gee, divenuta celebre per una foto in cui teneva in braccio un bambino durante le evacuazioni, che aveva pubblicato una settimana fa su Instagram con il commento "amo il mio lavoro".

La foto, divenuta una dei simboli dello sforzo dei militari Usa ...

Fonte
(SimonLeBon)
00domenica 29 agosto 2021 07:16
Re: Tra vittime Kabul anche Nicole Gee,marine che cullava bimbo
E' saltata anche lei, con l'esplosivo. Difficile trovare qualcosa da dire in questi momenti, di confusione e catastrofe umanitaria, pur sempre di guerra.

Simon

Giandujotta.50
00domenica 29 agosto 2021 08:40
ma gli esseri umani come sono diventati? 😰
Giandujotta.50
00domenica 29 agosto 2021 18:36
"Afghanistan, bimba nasce su volo per evacuazione rifugiati: le prime immagini della piccola Havva
Una bimba afghana è nata su uno dei voli per l'evacuazione dei rifugiati operato dalla Turkish Airlines. Lo ha reso noto la compagnia aerea turca precisando in una nota che la madre, la 26enne Soman Noori, ha partorito a 10mila metri d'altezza grazie all'assistenza dei membri dell'equipaggio. Mamma e figlia stanno bene. L'aereo - decollato da Dubai e diretto nel Regno Unito - è atterrato in Kuwait per precauzione e ha poi continuato il suo viaggio verso Birmingham con la bambina e la sua famiglia, ha aggiunto Turkish Airlines. Il padre Taj Moh Hammat e Soman Noori hanno chiamato la bimba - la loro terzogenita - Havva."


videoReuters

video.repubblica.it/mondo/afghanistan-bimba-nasce-su-volo-per-evacuazione-rifugiati-le-prime-immagini-della-piccola-havva/394789/395498?ref=RHTP-BS-I308886389-...
(SimonLeBon)
00lunedì 30 agosto 2021 22:54
Re:
Mi sa che Havva vuol dire Eva... quasi quasi si addice al nuovo inizio.

Simon
(SimonLeBon)
00martedì 31 agosto 2021 08:14
Le ultime truppe Usa via da Kabul, 'la guerra è finita'
Ritiro completato con un giorno d'anticipo, i talebani esultano



Cala il sipario sulla guerra in Afghanistan, la più lunga della storia americana. Le ultime truppe Usa hanno lasciato stasera a sorpresa Kabul, con un giorno d'anticipo rispetto alla scadenza fissata per il 31 agosto.

Troppo grande la paura di nuovi attentati da parte dei jihadisti dell'Isis-K, con gli allarmi lanciati fino all'ultimo dal Pentagono che ancora in giornata aveva parlato di minacce "reali" e "specifiche" di altri attacchi terroristici. "In Afghanistan non è rimasto un solo soldato americano. Il ritiro di stasera significa sia la fine dell'evacuazione del materiale militare che la fine di quasi 20 anni di missione iniziata poco dopo l'11 settembre"...

Fonte
(SimonLeBon)
00martedì 31 agosto 2021 08:15
Re: Le ultime truppe Usa via da Kabul, 'la guerra è finita'
Manca davvero poco ai vent'anni compiuti, quasi una generazione!

Simon
Giandujotta.50
00martedì 31 agosto 2021 08:18
dopo il Vietnam l'Iraq e Afganistan, forse ora studieranno altre strategie quando qualcuno pesta loro i piedi...
fatto è che hanno perso l'etichetta di guardiani del mondo e la 'democrazia' la esporteranno in altro modo..
Chissà.....
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