viaggi alla scoperta delle terre di eire prima parte

*entra in taverna ed affigge una pergamena alla parete, poi borbotta*

raggiungere il mondo del sogno da così lontano è una faticaccia...spero che apprezzeranno

*detto ciò scompare avviandosi alla porta*

viaggi alla scoperta delle terre di eire.
di Serisso Chardonay

caro lettore,
ciò che stai per leggere è un piccolo resoconto di questo mio viaggio.
i motivi che mi hanno spinto ad allontanarmi dalla mia amata drepania sono molti. ma fra tutte le ragioni sappi che è la voglia di conoscenza che mi ha spinto a prendere la via.

mentre ti scrivi è trascorso il primo mese dalla mia partenza. grans è morto. l'impero si è ritirato.
così comincio prendo un bastimento in partenza dal porto di drepania...da quello che un tempo era un porto.
il bastimento trasportava disperazione. il suo era un carico di occhi spenti da una guerra lunga e difficile.
ho visto cavalieri ridotti ad ombre.
uomini più vicini alla morte che alla vita.
vi erano bambini in fasce. figli di imperiali, che colti dalla morte del loro re hanno deciso di lasciare una terra che per loro sarebbe stata una tomba.

il viaggio sembrava l'attraversata del fiume che circonda gli inferi.
subito ci dirigemmo ad ovest, diretti ai confini del nostro mare. solo gli dei sanno come non siamo stati colti da qualche tempesta in alto mare... qualcuno fedele oltre il dovuto azzardava che fosse la benedizione del risorto... io credo che fu fortuna.

non mi dilungherò oltre sul viaggio.

giunsi ad eire una fredda giornata di vento e pioggia.
sono sbarcato in un porto del sud tra barche di pescatori e reti da riparare.
tutto così simile eppure così diverso dalla mia casa.

la prima impressione che ebbi fu che in una terra dove il sole non fa quasi mai capolino dalle nubi, cresce un verde che la nostra terra soleggiata non conosce... il pensiero di ciò mi lascia sempre stupito.

ben presto ho avuto a che fare con gli usi del posto.
dire che si alimentino quasi solo di burro e pollo non renderebbe l'idea.
per quanto i pascoli siano versi e percorsi da greggi di pecore di ogni razza, la carne non sembra far parte della loro dieta, eccetto che per delle pallide salsicce...
in compenso le loro taverne hanno la migliore birra che io abbia mai bevuto!

il mio tempo qui è trascorso nel tentativo di comprendere la loro lingua e di capire qualcosa dei loro costumi.

in fondo un mese è ben poca cosa...

presto avrete altre notizie da me.

i miei saluti

*Entra in taverna, legge la pergamena e con occhi lucidi afferma*

Fratello Serisso che Dio Rahel la protegga sempre !!