Compagnia del Giardinaggio

TERRAZZO: progettarlo e organizzarlo

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    fiat lucis
    00 14/07/2005 15:51
    Comincio anch'io, facendo un compendio molto pratico derivante dall'esperienza. Sono graditissimi interventi e suggerimenti di altri terrazzauti [SM=g27758] Forza Vaiv, Tazzy, Chicchis, Maria Acquaria e tutti i giardinieri in vaso...

    Anzitutto una premessa: qualsiasi terrazzo, patio o balcone può diventare uno spazio verde gradevole e fruibile, purchè sia organizzato con stile e praticità.
    Di solito succede così: uno si ritrova un terrazzo, comincia ad andare per garden, compra n-mila piante sulla base di semplici simpatie, senza saperne nulla, le porta a casa e nel giro di qualche mese le piante colonnizzano tutto lo spazio a disposizione, cominciano a soffrire di malattie varie, sporcano molto. Così il giardiniere in erba (bel termine, eh?) passa alla fase B, ovvero comincia a potare a vanvera per fare spazio e sposta i vasi qua e là, provando mille diverse combinazioni, alla ricerca di un qualche compromesso estetico-pratico. In tutti questi spostamenti, il terrazzauta comincia a capire che prima di acquistare nuove piante è forse il caso di documentarsi meglio.
    Si compra un libro di giardinaggio, osserva l'esposizione e le condizioni climatiche del terrazzo e infine prende un blocchetto e una matita. E con questi dà inizio al suo progetto.

    I vari spostamenti effettuati gli hanno insegnato che:
    A. è meglio raggruppare le piante, piuttosto che distribuirle;
    B. le piante vanno disposte secondo altezze decrescenti, le più alte dietro, le più piccole davanti;
    C. quando si accostano le piante, è bene fare in modo che i colori dei fiori e del fogliame si armonizzino:
    D. se i vasi sono brutti, è meglio coprirli con altre piante.

    [Modificato da fiat lucis 15/07/2005 13.32]

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    maria acquaria
    Città: ACCIANO
    00 15/07/2005 22:28
    3 o 4 "NON" per risparmiare

    - NON comprare niente (nè vasi, nè piante, nè arredi) se prima non si è deciso un minimo di progettino per la disposizione delle piante e l'aspetto che l'ambiente dovrà assumere.

    - NON decidere di mettere per forza una pianta in un certo posto perchè ci starebbe proprio bene. Non è che la pianta debba andare bene al posto, è il posto che deve andare a genio alla pianta. Se leggete nei libri che in fondo, nonostante tutto, la pianta si può pure adattare a una certa situazione, lasciate stare, soprattutto se siete agli inizi. Scegliete rigorosamente solo quelle piante che nella posizione che potete offrire andranno sicuramente bene. Piante da sole per il sole, piante da ombra per l'ombra. E così via.

    - NON comprare piante prima di averne valutato le potenzialità di crescita, raffrontandole con lo spazio disponibile. Se lo spazio è grande, non comprate tante piante piccole in vasi piccoli. Ci metteranno una vita a farsi vedere. Meglio poche, già cresciute. Sennò il posto sembrerà sempre vuoto.
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    chicchis
    Città: CESENA
    00 17/07/2005 12:28
    ragazze, leggere i vostri interventi, mi ha fatto sorridere: credo che abbiamo fatto tutte gli stessi errori all'inizio..
    Io non voglio nemmeno pensare quanti vasi ho comperato!
    Quante volte ho spostato e rinvasato piante in vasi che poi erano comunque piccoli o sbagliati. Quindi..


    Dopo aver abbozzato un piccolo progetto della disposizione del terrazzo, deciso in quali aree si desidera metter piante e quale è l'ingombro che ci si può permettere:
    bisogna pensare ai vasi!
    Vasi che siano il più possibile definitivi e capienti.
    E' molto più pratico ed esteticamente piacevole mettere tre piante in un unico vaso, piuttosto che avere tre vasetti per terra che ingombrano, sporcano e vanno sostituiti quando la pianta cresce.
    Ovviamente questo ci obbligherà ad scegliere piante con esigenze culturali simili, ma della parte vegetale ci occuperemo più avanti..
    Per prima cosa scegliere forma e dimensione dei vasi.
    Se il terrazzo è sufficentemente ampio, le cassette rettangolari, accostate le une alle altre, daranno un effetto regolare, compatto e lineare: simile a quello che si ottiene con una siepe mista in giardino.
    Vasi tradizionali, di forma circolare, sempre scelti nella massima dimensione accettabile per quella posizione, hanno un aspetto più mosso e irregolare.
    Esistono inoltre vasi angolari e vasi adatti ad essere appesi, le cosiddette "balconette".
    Quindi, così come si farebbe per un soggiorno o una cucina, dove guardando la pianta si decidono disposizione e dimensione dei mobili..ugualmente si possono progettare vasi e arredi per un terrazzo.



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    eloelo
    Città: VIGEVANO
    00 18/07/2005 12:00
    Aggiungerò io.

    Meditate sull'irrigazione: non raccontatevi che "tanto per le vacanze posso trasferire tutto nella vasca da bagno".Ad innaffiare tanti vasi ci vuole comunque molto tempo, e se prendete piante che "bevano" vi ritroverete con un balcone pieno di bottiglie rovesciate. (io ho un giardino, ma mia mamma ha un terrazzo!!!)


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    fiat lucis
    00 18/07/2005 14:09
    Si, infatti è fondamentale predisporre almeno una presa d'acqua esterna. Per l'impianto di irrigazione converrà aspettare di aver ultimato il progetto, in modo da conoscere esattamente le posizioni dei tubicini.

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    fiat lucis
    00 20/07/2005 15:04
    Sui vasi (si procede lentamente)

    Com'è stato detto, è molto importante scegliere attentamente i vasi, dando la preferenza a contenitori di grandi dimensioni, in modo da potervi inserire più piante. Però, prima di collocare grossi vasi sul pavimento, è necessario verificarne il massimo carico sopportabile, calcolando il peso massimo esercitato per unità di superficie dai vasi, dalla massa di terra bagnata e dalle piante (si veda, ad esempio la seguente discussione sui pesi). A tale scopo è importante fare riferimento ad un tecnico qualificato e, in caso di dubbio, è consigliabile evitare del tutto l'utilizzo di grossi contenitori.
    E' inoltre preferibile per ragioni estetiche acquistare vasi del medesimo materiale, da scegliersi tra plastica, terracotta e resina. La plastica, meno bella a vedersi, ha però il vantaggio di essere economica, leggera e più "calda" d'inverno. La terracotta è certamente più gradevole alla vista, ma risulta nel contempo più pesante, delicata e, nel caso di terracotte artistiche, molto più costosa. La terracotta ha il vantaggio inoltre di essere traspirante.
    Un buon compromesso tra i due materiali precedenti è la resina, che è esteticamente gradevole, leggera e traspirante. I prezzi dei contenitori in resina, inizialmente piuttosto elevati, ora sono un pò scesi e si può spesso contare su offerte e promozioni per acquisti intelligenti (si veda ad esempio la seguente discussione sui prezzi dei vasi in resina).
    Uno schema compositivo di sicuro effetto che vi consigliamo per l'allestimento di un vaso è il seguente: una pianta centrale alta a sviluppo verticale, uno o più tappezzanti o erbacee di media-bassa taglia a lato, una o più piante ricadenti in periferia (si veda ad esempio la figura).



    Tra le piante a sviluppo verticale potranno essere scelti arbusti o piccoli alberi con apparato radicale ridotto e perciò adatti alla coltivazione in vaso, quali ad esempio Acer palmatum, Hybiscus, melograno).
    Tra le piante di taglia medio-bassa potranno essere scelte molte erbacee, piante annuali o aromatiche, con grandissima libertà di scelta. Particolarmente belle per le posizioni soleggiate: Felicia amelloides, Euphorbia, Lantana, Coreopsis, Scabiosa, Aster (vi consigliamo in particolare Frikartii "Monch", in fiore per tutta l'estate). Per le posizioni ombreggiate invece è di sicura riuscita l'utilizzo di Impatiens, come si può vedere nella foto seguente.



    Tra le ricadenti, che hanno anche la funzione di coprire i vasi non particolarmente belli a vedersi, si potrà optare per le classiche piante da balcone (pelargoni, surfinie), ma anche Campanula, Verbena hybrida, Nasturtium "Milkmaid", etc.
    Nel caso di esposizioni miste, ovvero con qualche ora di sole al giorno, andrà benissimo il genere Campanula (in foto vi mostriamo una Campanula poscharskyana).



    (Ho fatto qualche modifica a posteriori)

    [Modificato da fiat lucis 20/07/2005 22.36]

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    thevivons
    Città: FIRENZE
    00 27/07/2005 14:00
    I PROBLEMI DEL MINIBALCONE

    Premesso che io non riesco mai a progettare nulla, e quindi quello che scriverò l'ho ricavato dall'esperienza fatta sbattendoci il muso, come si dice finemente, vorrei aggiungere qualche consiglio per chi ha balconi strettissimi (come i miei: 1 metro di profondità).
    Parliamo prima di tutto degli utilissimi portavasi (o fioriere) da appendere alla ringhiera/muretto. Per aumentare lo spazio disponibile andrebbero appesi in modo che i vasi stiano all'esterno del balcone, ma si tratta di un'abitudine potenzialmente pericolosa e spesso vietata dalla legge (specialmente se il terrazzo dà sulla strada). Se proprio non si può evitare, è bene cercare di non appesantirli troppo, e controllare spesso che i sostegni non stiano cedendo (come accade a volte per le fioriere con staffe regolabili).
    Nel caso che al di sotto ci siano spazi condominiali e/o altri balconi, e che i vostri condomini appartengano alla tipologia umana più rompiscatole e intollerante, è bene scegliere piante che non lascino cadere troppi fiori o foglie.
    Io preferisco sacrificare un po' di spazio e disporre i portavasi rivolti all'interno. Per riempirli è importante scegliere piante ricadenti o che tendano comunque a crescere più in volume che in altezza, in modo da creare un gradevole effetto a “cascata” verso l'esterno.
    Non dimentichiamoci che i balconi molto piccoli, poco vivibili, vengono apprezzati visivamente soprattutto da chi...non li abita! Cerchiamo quindi di ottenere un effetto gradevole per un osservatore esterno. Oltre alla “cascata” anteriore è bene predisporre uno “sfondo” contro la parete della casa, con rampicanti e vasi appesi o appoggiati su mensole. Il poco spazio a disposizione favorisce le soluzioni in verticale, ad esempio uno scaffale a più piani con una collezione di piante grasse (che d'inverno potrà essere trasformato in serra con la semplice aggiunta di teli di plastica trasparente o di tessuto-non-tessuto).
    Se il balcone non ha ringhiera, ma è realizzato in muratura o comunque con pannelli “chiusi”, è bene considerare, oltre all'esposizione, la quantità di luce solare che le piante poste sul pavimento ricevono nell'arco della giornata. Una zona ombreggiata in un balcone rivolto a sud, che d'estate diventi caldissima restando poco luminosa, può risultare molto difficile da “popolare” perchè in essa le piante “da ombra” soffriranno per il caldo, mentre quelle “da sole” soffriranno per la carenza di luce. Queste situazione è anche molto apprezzata da numerosi parassiti, come ho imparato a mie spese.
    Ricordiamoci che non conta solo l'esposizione del balcone, ma anche la sua posizione rispetto all'edificio e la presenza di eventuali caseggiati e di alberi. Un balcone molto riparato a nord-est può essere il posto più adatto per far trascorrere l'inverno alle piante freddolose, mentre un terrazzino a sud esposto a tutti i venti, per quanto sole possa ricevere, sarà sicuramente meno indicato.
    In uno stesso, minuscolo, spazio possono coesistere zone con connotazioni ambientali diverse...sta a noi scoprirle! [SM=g27761]

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    ritaf
    Città: ACCIANO
    00 27/08/2005 05:14

    La prima cosa che e' consigliabile fare prima ancora di pensare ad un terrazzo e' questa:

    sedersi, o meglio ancora, sdraiarsi su un divano, come fosse quello di uno psicanalista e interrogarsi a fondo , rispondendosi sinceramente , ma proprio sinceramente.

    Domande e risposte

    sei sicuro ?
    perche' mo' ti piglia che vuoi un terrazzo pieno di piante ?
    ma le annaffierai tutte le mattine senza far andare acqua a quella di sotto?
    lo sai che ti devi svegliare prima?
    e quando parti chi bagna?
    l'irrigazione automatica? lo sai che sarai pieno di tubi e tubetti che non devi far spostare ne' rompere e che si otturano?
    lo sai che la pila si scarichera' raramente, ma sicuramente in tua assenza?
    lo sai che devi programmare la centralina?
    lo sai che se si sprogramma dopo qualche anno e non trovi piu' le istruzioni passerai ore a fare prove?
    sicuro che ti va di scopare tutte quelle foglie?
    lo sai che se si attappa lo scarico quella di sotto di allaga?
    lo sai che le piante si ammalano?
    lo sai che muoiono?
    lo sai che attirano insetti?
    lo sai che attirano gli uccelli?
    lo sai che devi concimare, svasare e rinvasare, potare, contenere, mettere graticci, tutori, parasole, coprire per il freddo, spostare e rispostare..........insomma faticare?
    lo sai che i vasi pesano e potresti trovarti da quella di sotto?
    lo sai che qualsiasi infiltrazione d'acqua capitera' a tutto l'intero piano di sotto ti diranno che la colpa e' delle tue piante?
    lo sai che piu' piante avrai e piu' ne vorrai?
    ma ce li hai i soldi?
    lo sai che non finirai mai e starai sempre a cambiare?
    lo sai che spesso i risultati sono schifosi?
    lo sai che neve e grandine che ti hanno sempre divertito molto ora di faranno tremare?

    Insomma, se dopo tutte ste domande si ha ancora l'esigenza di avere un terrazzo pieno di piante , si puo' cominciare a pensare a come farlo.

    [SM=g27758] Rita
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    alchemis
    Città: PISA
    00 03/09/2005 13:38
    Fotoperiodo:

    Ogni pianta ha delle esigenze differenti, e prima di prenderle è saggio calcolare quanto tempo la luce del sole, la luce media e l'ombra occupano i vari punti del balcone. Consigli: dopo aver disegnato una mappa con indicate per ogni area le ore di luce disponibili, anche verticalmente, avremmo già compiuto un passo enorme, cioè quello di garantire una sopravvivenza dignitosa alla nostra pianta, che ci regalerà sorprendenti fioriture.
    E' importante più di ogni altra cosa quella di sistemare le nostre piante nella collocazione il più adatto possibile, e di regola è massima priorità dargli una collocazione in base alla quantità di luce, più che per estetica, se non vogliamo vedere morire e non fiorire poi quelle perenni tipicamente eliofile come le asteracee.