C'era una volta forum di emozioni, ricordi e nostalgie per un mondo che non c'è più

ORWELL

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  • (lazarus ledd)
    00 13/11/2007 21:14
    1984
    scusate se lo inserisco qua...ma non c'è piu' la cartella di letteratura con lo spazio x i libri...la inseriremo lì appena verrà ripristinata!
  • (lazarus ledd)
    00 13/11/2007 21:16
    mi hanno consigliato di leggere 1984..il suo libro simbolo x eccellenza...qualcuno di voi lo conosce???
    che ne pensate??

    intanto inserisco qst recensione trovata su internet
  • (lazarus ledd)
    00 13/11/2007 21:16
    1984 è il capolavoro di George Orwell.
    Scritto nel 1948, rappresenta la lucida visione di uno stato totalitario e costituisce un monito per le future generazioni. Tre sono le superpotenze in costante lotta tra loro di cui il mondo è composto: Oceania, Eurasia ed Estasia. Londra è la capitale dell’Oceania ed è governata secondo i principi del Socing (socialismo inglese) dall’onnisciente Grande Fratello, ritratto negli enormi manifesti che campeggiano ovunque insieme agli slogan del Partito: “La guerra è pace; La libertà è schiavitù; L’ignoranza è forza”. Qui si svolge tutta la vicenda narrata. E’ un romanzo di fantasia, estremo e terribile, ma proprio per queste ragioni è in grado di mostrarci la vera natura di molte società oggi esistenti e le loro potenzialità. Telecamere e microfoni posizionati dappertutto controllano i cittadini e la Psicopolizia si occupa di eliminare con solerzia coloro che dissentono dalle linee del partito.
    Winston Smith, il protagonista del racconto, è un membro esterno del partito e lavora al Ministero della Verità dove modifica articoli, corregge libri, riscrive documenti che non siano in accordo con le direttive del Grande Fratello e altera la storia. Non è possibile vivere in maniera differente dagli usi e costumi imposti; non è possibile amare, non è possibile ricordare, soprattutto non è possibile pensare.

    Prese il libro di storia per bambini e guardò il ritratto del Grande Fratello che campeggiava sul frontespizio. I suoi occhi lo fissarono, ipnotici. Era come se una qualche forza immensa vi schiacciasse, qualcosa che vi penetrava nel cranio e vi martellava il cervello, inculcandovi la paura di avere opinioni personali e quasi persuadendovi a negare l’evidenza di quanto vi trasmettevano i sensi. Un bel giorno il Partito avrebbe proclamato che due più due fa cinque, e voi avreste dovuto crederci. Era inevitabile che prima o poi succedesse, era nella logica stessa delle premesse su cui si basava il Partito. La visione del mondo che lo informava negava, tacitamente, non solo la validità dell’esperienza, ma l’esistenza stessa della realtà esterna. Il senso comune costituiva l’eresia delle eresie. Ma la cosa terribile non era tanto il fatto che vi avrebbero uccisi se l’aveste pensata diversamente, ma che potevano aver ragione loro. In fin dei conti, come facciamo a sapere che due più due fa quattro? O che la forza di gravità esiste davvero? O che il passato è immutabile? Che cosa succede, se il passato e il mondo esterno esistono solo nella vostra mente e la vostra mente è sotto controllo?

    Ma Winston odia in segreto il partito e comincia a scrivere un diario, nonostante questo sia un crimine gravissimo. Incontra Julia di cui si innamora nonostante l’amore, e, il sesso, siano anch’essi proibiti. Entrambi decidono di collaborare con una organizzazione clandestina che ha lo scopo di combattere il Grande Fratello, ma quando confidano le loro intenzioni ad O’Brien, che credono dalla loro parte, scoprono che questi è un agente segreto del Partito che avrà il compito di “rieducarli”…
    Un invito a non perdere la consapevolezza di sé e la propria coscienza, una esortazione a non smarrire la propria memoria e la propria individualità.
    Una narrazione geniale.

  • (lazarus ledd)
    00 13/11/2007 21:18
    biografia dell'autore
    George Orwell, il cui vero nome è Eric Arthur Blair, è nato in India nel 1903. Trasferitosi in Inghilterra con la famiglia nel 1907, è entrato ad Eton nel 1917 dove ha collaborato alle varie riviste del college. Nel 1921 ha lasciato gli studi per l'Indian Imperial Police a Burma dove è rimasto fino al 1928.
    Il suo primo articolo apparve su Le Monde, nel 1928, mentre viveva a Parigi. L'anno successivo è tornato in patria e ha iniziato un lavoro di insegnamento che ben presto ha dovuto abbandonare per motivi di salute ed accettare prima un lavoro part-time in una libreria e poi uno di recensore di romanzi per il New English Weekly.

    Alla fine del 1936 è andato in Spagna per combattere tra le fila repubblicane ed è stato ferito. Fu anche corrispondente di guerra per l'Observer.

    Soffriva di tubercolosi e negli ultimi anni della sua vita è stato ricoverato spesso.

    E' morto nel 1950, all'età di quarantasei anni.

    Il suo nome è legato soprattutto alla pubblicazione di Animal Farm (La fattoria degli animali) e Nineteen Eighty-Four (1984), due opere pubblicate (la prima nel 1945, la seconda nel 1949) quando l'atteggiamento dell'opinione pubblica occidentale nei confronti dell'ex alleato sovietico stava mutando.

    Orwel divenne così un autore di culto, anche se letterariamente le sue opere presentano moltissimi problemi per essere accettate come capolavori.

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    cari@tide
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    00 15/11/2007 09:58
    Re:
    (lazarus ledd), 2007/11/13 21:16:

    mi hanno consigliato di leggere 1984..il suo libro simbolo x eccellenza...qualcuno di voi lo conosce???
    che ne pensate??

    intanto inserisco qst recensione trovata su internet


    Angosciante. l'unico libro finora letto che non lascia speranza. neanche la ribellione.
    preferisco di gran lunga la fattoria degli animali.....annche se pure quello in quanto a ottimismo [SM=x875367] [SM=x875428] [SM=x875382]

    [Modificato da cari@tide 15/11/2007 10:07]
  • (lazarus ledd)
    00 15/11/2007 20:12
    Re: Re:
    cari@tide, 15/11/2007 9.58:


    Angosciante. l'unico libro finora letto che non lascia speranza. neanche la ribellione.
    preferisco di gran lunga la fattoria degli animali.....annche se pure quello in quanto a ottimismo [SM=x875367] [SM=x875428] [SM=x875382]





    ok...allora devo scegliere il periodo + opportuno x leggerlo...se capita che sono in depressione cn quello mi taglio le vene!!!
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    00 15/11/2007 20:16
    Re: Re: Re:
    (lazarus ledd), 2007/11/15 20:12:




    ok...allora devo scegliere il periodo + opportuno x leggerlo...se capita che sono in depressione cn quello mi taglio le vene!!!


    probabile [SM=x875378] .
    o forse ero io in depressione quando lo lessi

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    00 15/11/2007 20:21
    non sono d'accordo su quanto scritto che Orwell senza l'ondata di anticomunismo della fine degli anni 40 non avrebbe avuto molto successo.
    1984 e anche la fattoria sono opere ricche di creatività in cui Orwell dipinge scenari molto ben tratteggiati ( 1984).
    forse non scriverà benissimo ( ma per valutarlo dovremmo leggere la versione originale inglese) ma indubbiamente si tratta di opere di valore.
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    00 25/01/2021 12:28
    Re: Re:
    cari@tide, 2007/11/15 9:58:


    Angosciante. l'unico libro finora letto che non lascia speranza. neanche la ribellione.
    preferisco di gran lunga la fattoria degli animali.....annche se pure quello in quanto a ottimismo [SM=x875367] [SM=x875428] [SM=x875382]




    Chissà se Lazarus nel frattempo avrà 1984?

    l'ho letto alcuni anni fa e l'ho trovato opprimente..... ma alla luce di quello che abbiamo nel 2021: telefonini, App, Internet, google ecc direi che in un certo qual modo c'ha preso. ha solo sbagliato di una trentina d'anni